Psoriasi? Non usare creme a caso: ecco quali funzionano davvero e quali peggiorano la situazione

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle che si manifesta attraverso placche ispessite, arrossate e coperte da squame argentee. L’approccio terapeutico a questa patologia punta principalmente a controllare l’infiammazione, ridurre sintomi come prurito e desquamazione e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, non tutte le creme sono efficaci e sicure: alcune possono peggiorare la situazione, mentre altre, selezionate secondo le indicazioni scientifiche, rappresentano il cardine della gestione delle forme lievi e moderate.

Fondamenti della terapia topica: cosa funziona davvero

I trattamenti topici sono la prima scelta nella gestione della psoriasi a placche lieve e moderata. Il loro impiego offre vantaggi significativi quando la superficie cutanea colpita è relativamente limitata e le lesioni non sono particolarmente profonde o estese. Queste terapie si applicano direttamente sulle aree interessate per ottenere un’azione mirata.

Ecco i principali principi attivi consigliati dai dermatologi:

  • Corticosteroidi: rappresentano i farmaci più utilizzati per la loro potentissima azione antinfiammatoria. Bisogna però limitarne l’uso a periodi brevi e sotto controllo medico per evitare rischi di assottigliamento della pelle, comparsa di strie, fenomeni di assuefazione o effetti collaterali sistemici.
  • Analoghi della vitamina D3 (ad esempio, calcipotriolo): regolano la crescita dei cheratinociti e riducono la formazione di nuove placche. Sono spesso associati ai corticosteroidi, così da ridurne la dose necessaria e migliorare i risultati.
  • Catrame di carbone e acido salicilico: principi attivi più tradizionali, favoriscono la rimozione delle squame, ma devono essere utilizzati con cautela. L’acido salicilico, in particolare, se usato ad alte concentrazioni e senza indicazione medica può essere irritante e causare effetti indesiderati come la caduta dei capelli.
  • Antralina: meno utilizzata oggi, resta comunque efficace in alcuni casi particolari per ridurre la proliferazione delle cellule cutanee.
  • Inibitori della calcineurina (tacrolimus, pimecrolimus): specifici per le zone del viso, delle pieghe cutanee o delle aree sensibili, dove i corticosteroidi sono sconsigliati.
  • Psozoil® con Ozoile®: un esempio di crema innovativa con azione antinfiammatoria, antiossidante e regolatrice della proliferazione cheratinocitaria, alternativa valida al cortisone nelle forme non gravi e ottima come complemento per ridurre l’uso di steroidi sistemici.

Il ruolo essenziale delle creme idratanti

La secchezza cutanea (xerosi) è uno dei sintomi più fastidiosi della psoriasi. Idratare regolarmente la pelle con creme emollienti di alta qualità non è soltanto una questione di comfort, ma un vero e proprio sostegno alla terapia farmacologica, perché una pelle ben idratata assorbe meglio i principi attivi e risponde più efficacemente ai trattamenti. Gli idratanti:

  • Favoriscono la rigenerazione della barriera cutanea, contrastando la perdita d’acqua e riducendo prurito e desquamazione.
  • Aumentano la tolleranza della pelle verso trattamenti più aggressivi e ne potenziano i benefici.
  • Diminuiscono il rischio di infezioni secondarie dovute a fissurazioni cutanee, molto frequenti nella psoriasi.

La scelta della crema idratante deve quindi essere fatta con attenzione, privilegiando prodotti privi di profumi, alcool o sostanze irritanti che potrebbero scatenare ulteriori infiammazioni.

Cosa evitare assolutamente nei prodotti per la psoriasi

Non tutte le creme sono adatte a chi soffre di psoriasi. Utilizzare prodotti non specifici o cosmetici per pelle normale può peggiorare la situazione, soprattutto se contengono:

  • Profumazioni intense, parabeni e conservanti aggressivi: contribuiscono a incrementare l’irritazione e la sensibilità della pelle già compromessa.
  • Alcool e solventi: possono seccare ulteriormente l’epidermide e generare bruciore o infiammazione.
  • Creme troppo occlusive: un eccesso di occlusione, soprattutto in ambienti caldi, può portare a fenomeni di macerazione cutanea, aggravando l’irritazione.
  • Acido salicilico in concentrazioni elevate: sebbene utile nella rimozione delle squame, un uso improprio rischia di irritare la pelle e causare perdita temporanea di capelli.

Un altro fattore fondamentale da valutare è la presenza di terapie concomitanti: alcuni farmaci assunti per altre patologie possono attivare una psoriasi latente o scatenare una recidiva, aggravando la sintomatologia cutanea. È quindi indispensabile informare sempre il dermatologo di tutte le terapie in atto e non assumere o sospendere farmaci di propria iniziativa.

Innovazioni e soluzioni avanzate nella cura topica

Oltre alle soluzioni più tradizionali, la ricerca scientifica ha portato allo sviluppo di prodotti innovativi che rispondono a nuove esigenze: riduzione degli effetti collaterali dei corticosteroidi, migliore tollerabilità a lungo termine e sinergia tra effetto antinfiammatorio e protezione della barriera cutanea. Un esempio è offerto dalle formulazioni a base di Ozoile®, agente dotato di attività antinfiammatoria, antiossidante e regolatrice della crescita dei cheratinociti, componente fondamentale per la corretta rigenerazione della pelle colpita.

Un altro filone di ricerca riguarda i biologici, farmaci che agiscono in modo mirato sui meccanismi immunitari implicati nella malattia e che si riservano ai casi più gravi o resistenti, ma la loro applicazione resta comunque sistemica.

Quando la crema non basta: la gestione multidisciplinare

Se la psoriasi si estende o non risponde adeguatamente ai soli trattamenti topici, può rendersi necessario un intervento integrato che coinvolga anche terapie sistemiche come farmaci immunomodulanti o biologici. Il ruolo del dermatologo resta centrale sia per la diagnosi sia per l’individuazione della strategia terapeutica più appropriata, monitorando costantemente la risposta e integrando, ove occorra, anche il consulto con altri specialisti.

Ciascun paziente richiede un piano personalizzato: la psoriasi non si cura una volta per tutte, ma può essere controllata con successo attraverso i trattamenti scientificamente validati e la gestione attenta dei sintomi, evitando rimedi improvvisati e rivolgendosi sempre a professionisti qualificati.

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